“Apprendiamo che nei prossimi giorni l’Ospedale Serristori verrà di nuovo convertito in presidio Covid dall’Azienda Usl Toscana Centro. Il nostro territorio viene chiamato a un nuovo sforzo per far fronte alla pandemia, e ancora una volta non dirà di no. La scelta della Asl è però l’ennesima conferma di quanto il Serristori sia un presidio essenziale per il sistema dell’assistenza sanitaria. L’emergenza passerà, il nostro ospedale invece resta: serve subito una progettualità seria per riportare tutti i servizi al livello pre-Covid, compreso il Pronto soccorso”: così la sindaca Giulia Mugnai e l’assessora alla Salute Arianna Martini commentano la notizia della riconversione temporanea dell’Ospedale Serristori di Figline in struttura dedicata al ricovero di pazienti Covid resa nota oggi dall’Azienda Usl Toscana Centro.
Al Serristori saranno ricavati 24 posti letto per pazienti Covid nei due reparti di medicina. I primi 10 letti sono disponibili da ieri, gli altri nei giorni a seguire. Sospesa l’attività della chirurgia di sala, restano invece attivi i servizi di specialistica ambulatoriale: poliambulatorio, DH oncologico, ambulatorio pediatrico (allergologia), consultorio Centro donna, Cup, ambulatorio ortopedico, fisioterapia, punto prelievi, trasfusionale e centro sangue, dialisi, cardiologia, endoscopia e chirurgia ambulatoriale oculistica.
“Più di un anno fa – proseguono Mugnai e Martini –, nell’ottobre 2020, molte delle attività del Serristori vennero chiuse o convertite, lasciando spazio ai 35 posti letto per pazienti Covid che richiedevano di cure ospedaliere. Misure temporanee, necessarie per far fronte all’emergenza. Misure che, come promise allora il direttore della Ausl Toscana centro Paolo Morello, sarebbero durate il tempo della fase più acuta, al termine della quale sarebbero stati ripristinati tutti i servizi. Tra le attività sospese c’era anche quella del Pronto soccorso, che da allora non è stato più riaperto. Nel frattempo la Regione Toscana presentò il piano per la riorganizzazione post pandemia del Serristori e lo stesso assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, venuto in visita all’ospedale, confermò la sua apertura al confronto sulla ripartenza del Pronto soccorso. Quegli impegni sono rimasti in gran parte sulla carta e le risposte fornite fin qui da Asl e Regione si sono dimostrate insufficienti. Oggi dobbiamo far fronte, purtroppo, a un aumento del bisogno di posti letto per pazienti Covid persino inatteso nelle proporzioni, con i ricoverati che, pur essendo mediamente di minore gravità rispetto alle precedenti ondate, registrano numeri assoluti mai visti. In una situazione simile, un ospedale deve fare l’ospedale: il Serristori e i suoi professionisti ancora una volta saranno a servizio della collettività. Questo fatto, per l’ennesima volta, mette Regione e Asl davanti all’evidenza: l’Ospedale Serristori è un presidio imprescindibile che ha bisogno subito di un piano per il rilancio, con tempi certi e che comprenda tutti i servizi, compreso il Pronto soccorso”.